EVENTI
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LIBAGIONE
SERGE UBERTI: ALBERO, RITO, PURIFICAZIONE
a cura di Francesca Barbi Marinetti
ufficio stampa Emilio Sturla Furnò
Inaugurazione:
Giovedì 10 Novembre
2011 – ore 18.00
dal 11 Novembre al 7 dicembre
Il Margutta RistorArte
Via Margutta, 118 – Roma
“Tutto inizia con la ricerca
di un albero morto” – formula Serge Uberti. “Il tronco è vaso che
raccoglie l’acqua piovana dalle proprietà purificatrici. Il prezioso
liquido ha valenza simbolica e penetra, irriga, feconda l’arte”. Il
rituale della “Libagione” dà il titolo alla mostra dell’artista
italo-francese Serge Uberti, curata da Francesca Barbi Marinetti,
ospitata presso lo spazio espositivo de Il Margutta RistorArte di Via
Margutta 118, dal 10 novembre al 7 dicembre 2011.
Una raccolta di 22 opere prevalentemente pittoriche che si tingono dei
colori della Terra. Strutture geometriche che ospitano alberi rituali,
figure dalla valenza mitologica senza tempo. Pittura e scultura si
interfacciano e sconfinano continuamente fino a congiungersi nella
realizzazione perfettamente equilibrata di pittosculture.
Artista interessato all’indagine dei principi archetipici che animano
l’essere – spiega la curatrice - Ubertì propende per una dimensione
simbolica dell’arte. Nel suo universo di guardiani, costruttori,
centauri e stanze votive, assume particolare rilevanza il ciclo dedicato
all’Albero rituale. Il recupero della materia apparentemente morta, come
quella di un tronco d’albero seccato, è il principio di una
rivisitazione del ciclo della vita carico di reminescenze dell’antichità
che qui si associa al rito della libagione.
Molte sono le fonti testuali che attestano tale usanza in diverse
culture del passato, a partire da quella greca per giungere a quella
ebraica. Il rituale libatorio era la pratica dello spargimento di
liquidi (acqua, vino, latte, essenze) su qualcosa che avesse valore
sacro o simbolico, come un altare, una stele, un manufatto o lo stesso
terreno, in qualità di offerta agli dei. Un’azione sacra e
purificatoria, che sconfina anche nel rituale dionisiaco del simposio a
conclusione di momenti conviviali come i banchetti.
Ubertì di questa tradizione reinterpreta la suggestione relativa alla
rigenerazione. Il liquido bianco raccolto nei vasi strutturati attorno
al tronco recuperato è una miscela di acqua e roccia che scorre come
linfa vitale da un recipiente all’altro colando e penetrando la materia.
La natura apparentemente avvizzita non ha finito il suo ciclo e la
sacralità della sua rinascita è simbolicamente segnata mediante tale
rituale.
In occasione dell’inaugurazione del 10 novembre gli ospiti sono invitati
a seguire il percorso a tappe tematiche ideato dall'artista: Uberti si
esibisce in una performance pittorica che si fonde con musiche eseguite
dal vivo da Louis Siciliano.
Per concludere il rituale” Tina e Claudio Vannini – titolari de Il
Margutta RistorArte - propongono il “cream aperitif” dalle proprietà
purificatrici eccitanti. ________ _______
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